Nata dall'idea di Andrea Turco di riproporre in Italia l'American Craft Beer Week anche quest'anno si celebrerà la Settimana della Birra Artigianale.
La Settimana della Birra Artigianale è una grande festa ideata per celebrare la birra di qualità, nazionale o straniera. Da lunedì 13 a domenica 19 febbraio 2012 troverete tante promozioni nei locali italiani devoti alla birra artigianale, potrete partecipare ad eventi appositamente realizzati e in generale festeggiare con i vostri amici, inneggiando alla vera birra, quella buona.
Sul sito ufficiale sarà possibile consultare tutti gli eventi e le promozioni selezionando la regione di interesse.
Per quanto riguarda il Birrificio Sorrento avremo, per tutta la settimana, i nostri prodotti in promozione (20% di sconto) all'Ottavonano di Atripalda e saremo presenti il 16 Febbraio all'evento "A cena Con i Mastri Birrai Campani" sempre ad Atripalda. Ancora il 16 Febbraio, in collaborazione con l'Associazione Italiana Sommelier di Napoli (aisnapoli.it), le Birre Campane saranno di scena in una degustazione condotta da Robero Erro e per l'occasione presenteremo la Mirone Birra Artigianale Barriquata!
Dove? In tutta Italia
Le nostre Birre:
MIRONE Birra Artigianale con almeno 10 mesi di Barrique:
L’innovazione della Mirone non è nell’uso della Barrique quanto nel tipo di Barrique. Fin dal Medioevo la Birra veniva già fermentata e maturata in botti di legno, con l’avvento dell’acciaio tutto è cambiato, senza contare che nel 1800 si cominciarono a selezionare i lieviti da utilizzare.
Attualmente esistono più di qualche birra barriquata ma generalmente vengono utilizzate barrique di secondo passaggio in cui prima ha riposato vino, whiskey, brandy ecc ecc. Questo tipo di Barrique possono dare ottimi prodotti ma comunque chi più chi meno snaturano il prodotto “Birra”: all’assaggio può essere piacevole ma non lo si riconosce come birra. La sperimentazione che ha portato alla Mirone aveva come obiettivo di aggiungere le sensazioni del legno alla “Birra”, quindi una Birra che avesse sentori di legno tenuto conto ovviamente dell’ossidazione. Partendo da questo obiettivo si è partiti da Birra finita, ossia già fermentata in acciaio, poi messa a maturare in Barriques che dessero solo legno in cui cioè non vi fosse passato nulla precedentemente. In considerazione del fatto che si partiva da una Birra chiara si è preferito non utilizzare una Barrique nuova ma rigenerata altrimenti il legno sarebbe risultato troppo predominante. Stesse considerazioni sono state fatte per la tipologia di legno per cui dopo alcuni saggi si è preferito il Rovere Francese. Non è rifermentata in bottiglia e in essa rimane almeno sei mesi.
Il risultato è un prodotto che ancora mantiene le caratterichistiche della Birra, ad eccezione di una schiuma abbondante svanita poiché la Barrique non è ermetica, in cui il legno risulta essere piacevole e armonico esaltando sensazioni olfattive molto complesse dal Balsamico all’Agrumato. In bocca rimane morbida e piena ma mai stucchevole con un amaro che è virato verso il vegetale per i tannini del legno. Grazie alla Barrique da una Birra da pasto e/o da aperitivo si è ottenuto una Birra da Meditazione molto interessante.
L’innovazione della Mirone non è nell’uso della Barrique quanto nel tipo di Barrique. Fin dal Medioevo la Birra veniva già fermentata e maturata in botti di legno, con l’avvento dell’acciaio tutto è cambiato, senza contare che nel 1800 si cominciarono a selezionare i lieviti da utilizzare.
Attualmente esistono più di qualche birra barriquata ma generalmente vengono utilizzate barrique di secondo passaggio in cui prima ha riposato vino, whiskey, brandy ecc ecc. Questo tipo di Barrique possono dare ottimi prodotti ma comunque chi più chi meno snaturano il prodotto “Birra”: all’assaggio può essere piacevole ma non lo si riconosce come birra. La sperimentazione che ha portato alla Mirone aveva come obiettivo di aggiungere le sensazioni del legno alla “Birra”, quindi una Birra che avesse sentori di legno tenuto conto ovviamente dell’ossidazione. Partendo da questo obiettivo si è partiti da Birra finita, ossia già fermentata in acciaio, poi messa a maturare in Barriques che dessero solo legno in cui cioè non vi fosse passato nulla precedentemente. In considerazione del fatto che si partiva da una Birra chiara si è preferito non utilizzare una Barrique nuova ma rigenerata altrimenti il legno sarebbe risultato troppo predominante. Stesse considerazioni sono state fatte per la tipologia di legno per cui dopo alcuni saggi si è preferito il Rovere Francese. Non è rifermentata in bottiglia e in essa rimane almeno sei mesi.
Il risultato è un prodotto che ancora mantiene le caratterichistiche della Birra, ad eccezione di una schiuma abbondante svanita poiché la Barrique non è ermetica, in cui il legno risulta essere piacevole e armonico esaltando sensazioni olfattive molto complesse dal Balsamico all’Agrumato. In bocca rimane morbida e piena ma mai stucchevole con un amaro che è virato verso il vegetale per i tannini del legno. Grazie alla Barrique da una Birra da pasto e/o da aperitivo si è ottenuto una Birra da Meditazione molto interessante.