Questo è un "diario di bordo" delle attività che scandiscono la vita del nostro progetto di riportare un microbirrificio a Sorrento. Dal 2009 al 2013 l'impianto lo abbiamo preso in affitto...ora finalmente abbiamo un impianto tutto nostro a Massa Lubrense il cuore verde della Penisola Sorrentina. E' possibile visitare l'impianto previo avviso. Le nostre Birre nascono da nostre ricette, le sperimentiamo, le perfezioniamo e le produciamo personalmente.
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lunedì 6 ottobre 2014
lunedì 29 settembre 2014
giovedì 6 febbraio 2014
POMPEI - 13 FEBBRAIO 2014
GIOVEDI' 13 FEBBRAIO 2014
LET IT BEER
PUB27
Via V.Emanuele, 9 - Pompei (Na)
con Bucce fresche
di Arance di Sorrento
con Bucce fresche
di Limone di Sorrento IGP
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lunedì 8 novembre 2010
La Syrentum in degustazione al Babette!!!
Lunedì 15 Novembre al Babette, vera e propria istituzione napoletana per gli amanti della buona Birra, la nostra Syrentum sarà una delle due protagoniste della degustazione condotta da Alfio Ferlito ideatore di beerpassion.it e degustatore professionista.
Ogni lunedì Alfio e il Babette propongono degustazioni di birre, abbinamenti interessantissimi e imperdibili: lunedì 15 tocca alla "nostra bambina"...in bocca al luppolo Syrentum!!!
venerdì 30 aprile 2010
MINERVA...Ci siamo
...il mese di maggio vedrà la prima cotta di Minerva Birra Artigianale Ambrata.
Sarà una Birra che prediligerà i toni e le sensazioni del malto...ma non solo!
Le prime bottiglie dovrebbero essere disponibili a giugno...non resta che aspettare!!!
...Fu proprio durante la sua prigionia che Sirentum apprese le primordiali tecniche per la produzione di una bevanda ottenuta dalla fermentazione di cereali. Al suo ritorno Sirentum offrì la bevanda alle Sirene portandole al Tempio...
venerdì 26 marzo 2010
Finalmente si stappa
Qualche post fa parlammo della sperimentazione della Minerva che per ben quattro volte è stata prodotta inoculando altrettanti tipi diversi di lieviti. Ora che sono pronte viene la parte migliore...bere, degustare e confrontare. Quale migliore occasione di un b

sabato 26 dicembre 2009
L’approccio gustativo
Per l’approccio gustativo è fondamentale conoscere le zone della lingua sulle quali siamo in grado di percepire il dolce, l’amaro, il salato e l’acido. I vari tipi di papille gustative sono di
sposte in modo tale da percepire con una certa facilità il dolce sulla punta della lingua, il salato sulla parte anteriore laterale, l'acido sulla parte centro-laterale ed infine l'amaro sulla parte posteriore in prossimità della gola. Nella Birra saranno il dolce e l'amaro i due sapori a farla da padroni in quanto il salato è molto raro e l'acido è tipico solo di alcune tipologie quali lambic, gueze, kriek ecc. Di solito si inizia l’approccio gustativo concentrandosi intensamente sulla parte anteriore della lingua per cogliere le sensazioni dolci che riescono a farci percepire il sapore del malto o del miele che potrà poi essere specificare come di castagno, di acacia ecc.. I sapori salati si trovano raramente nella birra e sono dovuti per lo più dall'utilizzo di un'acqua ricca di cloruro di sodio. Un esempio classico è la Pilsner Urquell boema.
La sensazione di acido in molte birre è un’alterazione del gusto originale dovute a varie cause come, ad esempio, la scarsa igiene nel corso del processo produttivo o nella gestione dell'impianto di spillatura. Tuttavia esistono alcune prestigiose tipologie di birre caratterizzate proprio da sapori acidi e aciduli già elencate precedentemente.
Beh...non resta che scaricare una "scheda degustazione"
http://www.mondobirra.org/download/schedadegustazione.pdf
e divertirsi a mettere in pratica...se non altro sarà un modo diverso di bere una Birra in compagnia.

La sensazione di acido in molte birre è un’alterazione del gusto originale dovute a varie cause come, ad esempio, la scarsa igiene nel corso del processo produttivo o nella gestione dell'impianto di spillatura. Tuttavia esistono alcune prestigiose tipologie di birre caratterizzate proprio da sapori acidi e aciduli già elencate precedentemente.
Beh...non resta che scaricare una "scheda degustazione"
http://www.mondobirra.org/download/schedadegustazione.pdf
e divertirsi a mettere in pratica...se non altro sarà un modo diverso di bere una Birra in compagnia.
giovedì 24 dicembre 2009
L’Approccio Olfattivo
Il primo approccio olfattivo tende ad individuare nella Birra le materie pri
me ossia malto e luppolo per stabilire se sono più predominante il primo o il secondo. Ciò ovviamente presuppone che si conosca il profumo del malto o del luppolo. Noi siamo a disposizione pe fornire piccoli campioni di malto e luppolo per chi volesse mettere in pratica la teoria o semplicremente divertirsi con gli amici organizzando degustazioni nelle piovose serate invernali. Sinteticamente possiamo dire che il malto da sentori di tostatura, di caramello e/o di miele mentre il luppolo da sentori che ricordano l’erba, il fieno ecc.
Nel secondo approccio si tenta di riconoscere fiori e piante riconducibili alla nostra memoria olfattiva.
Dopo aver analizzato il floreale si passa alla ricerca degli
aromi fruttati che derivano generalmente dagli esteri, quelle sostanze che si formano durante la fermentazione grazie al lavoro dei lieviti. Abbiamo numerose “famiglie” di esteri, in seguito magari pubblicheremo anche del materiale tecnico, per ora accontentiamoci di sapere che esistono!!!
Il quarto e ultimo approccio olfattivo tende alla ricerca di aromi e profumi più insoliti: dalla coperta di cavallo al copertone bruciato, passando per il mazzo di carte vecchio tanto per fare degli esempi. E' un momento molto divertente ma può essere molto soggettivo l’importante è non prendersi troppo sul serio…
Dal prossimo post finalmente si beve!!!
Nel secondo approccio si tenta di riconoscere fiori e piante riconducibili alla nostra memoria olfattiva.
Dopo aver analizzato il floreale si passa alla ricerca degli
aromi fruttati che derivano generalmente dagli esteri, quelle sostanze che si formano durante la fermentazione grazie al lavoro dei lieviti. Abbiamo numerose “famiglie” di esteri, in seguito magari pubblicheremo anche del materiale tecnico, per ora accontentiamoci di sapere che esistono!!!
Il quarto e ultimo approccio olfattivo tende alla ricerca di aromi e profumi più insoliti: dalla coperta di cavallo al copertone bruciato, passando per il mazzo di carte vecchio tanto per fare degli esempi. E' un momento molto divertente ma può essere molto soggettivo l’importante è non prendersi troppo sul serio…
Dal prossimo post finalmente si beve!!!
mercoledì 23 dicembre 2009
Per ingannare l'attesa...
Nell’attesa che la Syrentum sia pronta vi diamo qualche dritta per degustare nel miglior modo possibile una Birra Artigianale. Il tutto comincia da un bicchiere ben pulito, possibilmente lavato con detergenti app
ositi, o comunque evitando l'uso di brillantante o di qualsiasi agente grasso in quanto tendono a far scomparire rapidamente la schiuma ed ad alterare irrimediabilmente il gusto della birra.
La Birra va versata in un bicchiere appropriato che ne esalti le qualità olfattive e gustative. La bottiglia deve essere conservata in posizione verticale, al fine di evitare alla stappatura “l’effetto fontana” dovuto al deposito dei lieviti sulla spalla della bottiglia, al riparo dalla luce e dal caldo: sarebbe preferibile una temperatura intorno ai 9-11°C ma fino a 20°C (per periodi non eccessivamente lunghi) non si dovrebbero effetti indesiderati. Non si dovrebbero in quanto molto dipende anche dalla tipologia di birra: le chiare sono più delicate ed amano il fresco le scure e maggiormente alcoliche resistono meglio alle temperature più elevate.
Tenendo la bottiglia orizzontale versiamo la Birra nel bicchiere inclinato, all'inizio a circa 45° che poi gradatamente raddrizzeremo e, continuando a versare, allontaniamo la bottiglia dal bicchiere allo scopo di formare un'abbondante testa di schiuma. Avremo così una schiuma bella e cremosa, ricca e densa, ben aderente alle pareti del bicchiere e persistente che racchiude tutti i profumi e relative sfumature.
Dopo aver versato la Birra possiamo procedere all'osservazione e definizione del suo aspetto. Consideriamo il colore con le varie tonalità e i riflessi, poi la limpidezza e l'opalescenza, poi passiamo ad esaminare la schiuma commentandone la quantità, qualità, aderenza e persistenza. Le altre fasi della degustazione la lasciamo ai prossimi post…

La Birra va versata in un bicchiere appropriato che ne esalti le qualità olfattive e gustative. La bottiglia deve essere conservata in posizione verticale, al fine di evitare alla stappatura “l’effetto fontana” dovuto al deposito dei lieviti sulla spalla della bottiglia, al riparo dalla luce e dal caldo: sarebbe preferibile una temperatura intorno ai 9-11°C ma fino a 20°C (per periodi non eccessivamente lunghi) non si dovrebbero effetti indesiderati. Non si dovrebbero in quanto molto dipende anche dalla tipologia di birra: le chiare sono più delicate ed amano il fresco le scure e maggiormente alcoliche resistono meglio alle temperature più elevate.
Tenendo la bottiglia orizzontale versiamo la Birra nel bicchiere inclinato, all'inizio a circa 45° che poi gradatamente raddrizzeremo e, continuando a versare, allontaniamo la bottiglia dal bicchiere allo scopo di formare un'abbondante testa di schiuma. Avremo così una schiuma bella e cremosa, ricca e densa, ben aderente alle pareti del bicchiere e persistente che racchiude tutti i profumi e relative sfumature.
Dopo aver versato la Birra possiamo procedere all'osservazione e definizione del suo aspetto. Consideriamo il colore con le varie tonalità e i riflessi, poi la limpidezza e l'opalescenza, poi passiamo ad esaminare la schiuma commentandone la quantità, qualità, aderenza e persistenza. Le altre fasi della degustazione la lasciamo ai prossimi post…
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