Birrificio Sorrento & Friends 2017

Ciao Lucio...
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giovedì 6 febbraio 2014

POMPEI - 13 FEBBRAIO 2014



GIOVEDI' 13 FEBBRAIO 2014

LET IT BEER

PUB27

Via V.Emanuele, 9 - Pompei (Na)


Grazie all'invito di Alta Gradazione Torrese e del Pub 27 avremo la possibilità di raccontarVi le nostre Birre. Vi aspettiamo!



Minerva  
con Bucce fresche
di Arance di Sorrento




con Bucce fresche
di Limone di Sorrento IGP










lunedì 8 novembre 2010

La Syrentum in degustazione al Babette!!!


Lunedì 15 Novembre al Babette, vera e propria istituzione  napoletana per gli amanti della buona Birra,  la nostra Syrentum sarà una delle due  protagoniste della degustazione condotta da Alfio Ferlito ideatore di beerpassion.it e degustatore professionista.
  Ogni lunedì Alfio e il Babette propongono degustazioni di birre, abbinamenti interessantissimi e imperdibili: lunedì 15 tocca alla "nostra bambina"...in bocca al luppolo Syrentum!!!

venerdì 30 aprile 2010

MINERVA...Ci siamo


Progettata, sperimentata e degustata finalmente  passa in produzione...
...il mese di maggio vedrà la prima cotta di Minerva Birra Artigianale Ambrata.
Sarà una Birra  che prediligerà i toni e le sensazioni del malto...ma non solo! 
Le prime bottiglie dovrebbero essere disponibili a giugno...non resta che aspettare!!!

...Fu proprio durante la sua prigionia che Sirentum apprese le primordiali tecniche per la produzione di una bevanda ottenuta dalla fermentazione di cereali. Al suo ritorno Sirentum offrì la bevanda alle Sirene portandole al Tempio...

venerdì 26 marzo 2010

Finalmente si stappa


Qualche post fa parlammo della sperimentazione della Minerva che per ben quattro volte è stata prodotta inoculando altrettanti tipi diversi di lieviti. Ora che sono pronte viene la parte migliore...bere, degustare e confrontare. Quale migliore occasione di un bel pranzo in famiglia a base di polenta e coniglio? Detto fatto domenica 21 abbiamo aperto quattro bottiglie, una per ogni tipo di sperimentazione. Tre risultano già abbastanza bilanciate e gradevoli, la quarta un po' meno pur avendo un suo carattere, ma per questo giro credo che verrà parcheggiata ai box. Abbiamo un'idea ben precisa di ciò che vogliamo ottenere e quindi birre, seppur buone, che esprimono cose diverse vengono accantonate. Magari forse un giorno le riprenderemo per creare degli inediti. Ovviamente questo è solo il primo step, ora toccherà farle provare a qualche degustatore professionista e a qualche amico birraio...peccato bisognerà bere ancora tanto!!!

sabato 26 dicembre 2009

L’approccio gustativo

Per l’approccio gustativo è fondamentale conoscere le zone della lingua sulle quali siamo in grado di percepire il dolce, l’amaro, il salato e l’acido. I vari tipi di papille gustative sono disposte in modo tale da percepire con una certa facilità il dolce sulla punta della lingua, il salato sulla parte anteriore laterale, l'acido sulla parte centro-laterale ed infine l'amaro sulla parte posteriore in prossimità della gola. Nella Birra saranno il dolce e l'amaro i due sapori a farla da padroni in quanto il salato è molto raro e l'acido è tipico solo di alcune tipologie quali lambic, gueze, kriek ecc. Di solito si inizia l’approccio gustativo concentrandosi intensamente sulla parte anteriore della lingua per cogliere le sensazioni dolci che riescono a farci percepire il sapore del malto o del miele che potrà poi essere specificare come di castagno, di acacia ecc.. I sapori salati si trovano raramente nella birra e sono dovuti per lo più dall'utilizzo di un'acqua ricca di cloruro di sodio. Un esempio classico è la Pilsner Urquell boema.

La sensazione di acido in molte birre è un’alterazione del gusto originale dovute a varie cause come, ad esempio, la scarsa igiene nel corso del processo produttivo o nella gestione dell'impianto di spillatura. Tuttavia esistono alcune prestigiose tipologie di birre caratterizzate proprio da sapori acidi e aciduli già elencate precedentemente.

Beh...non resta che scaricare una "scheda degustazione"

http://www.mondobirra.org/download/schedadegustazione.pdf

e divertirsi a mettere in pratica...se non altro sarà un modo diverso di bere una Birra in compagnia.

giovedì 24 dicembre 2009

L’Approccio Olfattivo

Il primo approccio olfattivo tende ad individuare nella Birra le materie prime ossia malto e luppolo per stabilire se sono più predominante il primo o il secondo. Ciò ovviamente presuppone che si conosca il profumo del malto o del luppolo. Noi siamo a disposizione pe fornire piccoli campioni di malto e luppolo per chi volesse mettere in pratica la teoria o semplicremente divertirsi con gli amici organizzando degustazioni nelle piovose serate invernali. Sinteticamente possiamo dire che il malto da sentori di tostatura, di caramello e/o di miele mentre il luppolo da sentori che ricordano l’erba, il fieno ecc.

Nel secondo approccio si tenta di riconoscere fiori e piante riconducibili alla nostra memoria olfattiva.

Dopo aver analizzato il floreale si passa alla ricerca degli
aromi fruttati che derivano generalmente dagli esteri, quelle sostanze che si formano durante la fermentazione grazie al lavoro dei lieviti. Abbiamo numerose “famiglie” di esteri, in seguito magari pubblicheremo anche del materiale tecnico, per ora accontentiamoci di sapere che esistono!!!

Il quarto e ultimo approccio olfattivo tende alla ricerca di aromi e profumi più insoliti: dalla coperta di cavallo al copertone bruciato, passando per il mazzo di carte vecchio tanto per fare degli esempi. E' un momento molto divertente ma può essere molto soggettivo l’importante è non prendersi troppo sul serio…
Dal prossimo post finalmente si beve!!!

mercoledì 23 dicembre 2009

Per ingannare l'attesa...

Nell’attesa che la Syrentum sia pronta vi diamo qualche dritta per degustare nel miglior modo possibile una Birra Artigianale. Il tutto comincia da un bicchiere ben pulito, possibilmente lavato con detergenti appositi, o comunque evitando l'uso di brillantante o di qualsiasi agente grasso in quanto tendono a far scomparire rapidamente la schiuma ed ad alterare irrimediabilmente il gusto della birra.
La Birra va versata in un bicchiere appropriato che ne esalti le qualità olfattive e gustative. La bottiglia deve essere conservata in posizione verticale, al fine di evitare alla stappatura “l’effetto fontana” dovuto al deposito dei lieviti sulla spalla della bottiglia, al riparo dalla luce e dal caldo: sarebbe preferibile una temperatura intorno ai 9-11°C ma fino a 20°C (per periodi non eccessivamente lunghi) non si dovrebbero effetti indesiderati. Non si dovrebbero in quanto molto dipende anche dalla tipologia di birra: le chiare sono più delicate ed amano il fresco le scure e maggiormente alcoliche resistono meglio alle temperature più elevate.

Tenendo la bottiglia orizzontale versiamo la Birra nel bicchiere inclinato, all'inizio a circa 45° che poi gradatamente raddrizzeremo e, continuando a versare, allontaniamo la bottiglia dal bicchiere allo scopo di formare un'abbondante testa di schiuma. Avremo così una schiuma bella e cremosa, ricca e densa, ben aderente alle pareti del bicchiere e persistente che racchiude tutti i profumi e relative sfumature.


Dopo aver versato la Birra possiamo procedere all'osservazione e definizione del suo aspetto. Consideriamo il colore con le varie tonalità e i riflessi, poi la limpidezza e l'opalescenza, poi passiamo ad esaminare la schiuma commentandone la quantità, qualità, aderenza e persistenza. Le altre fasi della degustazione la lasciamo ai prossimi post…